Piante medievali rare e difficili da trovare
Nel Medioevo, una varietà di piante veniva coltivata per scopi culinari, medicinali e ornamentali. Mentre alcune sono piante familiari a noi anche oggi, come il basilico, altre sono insolite e alcune sono decisamente rare e sconosciute. Ecco alcune delle piante che sarebbero state familiari a chiunque nel Medioevo, molte delle quali difficilmente troverete nei giardini moderni:
Mandragola (Mandragora officinarum)
La mandragola ha una lunga storia di associazione con la magia e il folklore. Nel Medioevo, si credeva che avesse proprietà mistiche e veniva spesso utilizzata in pozioni e rimedi erboristici. Si pensava che la radice della mandragola assomigliasse alla forma umana e le superstizioni circondavano il suo raccolto. Oggi, la mandragola è considerata velenosa ed è un potente sedativo. È anche un allucinogeno, il che spiega alcune delle credenze magiche che circondano il suo utilizzo.
Canapa (Cannabis sativa)
La canapa veniva coltivata nel Medioevo e utilizzata principalmente per tessuti come lenzuola, vestiti e corde. La canapa è stata coltivata anche per scopi medici per migliaia di anni e questi usi erano sicuramente familiari alle persone nel Medioevo.
Guado (Isatis tinctoria)
Il guado è una pianta che veniva coltivata per la sua tintura blu. Nel Medioevo, prima dell’introduzione dell’indaco dall’Asia, il guado era la principale fonte di tintura blu in Europa. Sorprendentemente, i fiori sono gialli, non blu. Questa pianta era particolarmente importante per la tintura dei tessuti ed era importante anche per i celti e i druidi per motivi religiosi, per la tintura dei tessuti e per la pittura del corpo.
Giusquiamo (Hyoscyamus niger)
Il giusquiamo è una pianta velenosa che a volte veniva utilizzata nella medicina erboristica medievale, anche se con grande cautela. Contiene alcaloidi che possono avere effetti psicoattivi e veniva occasionalmente usata in pozioni e unguenti, sebbene la sua tossicità fosse ben nota. Questa pianta è stata usata fin dall’antichità per le trance religiose e come analgesico. Veniva persino usata per ricoprire le frecce di veleno.